Danza Orientale Creativa come strumento di consapevolezza al femminile

metodo di Francesca Miceli Lilith

La danza che fa bene all’anima, per non smettere mai di sognare.

Con l’associazione Armonia e la Compagnia Il mondo di Lilith lavoro da oltre 25 anni a questo.

Permettere alle donne di sognare e spesso anche di realizzare i loro sogni.

Per questo nel 1994 ho creato la danza orientale creativa come strumento di consapevolezza al femminile, mio metodo che continuo a portare avanti e per il quale ho creato un vero e proprio percorso di formazione, a cui si affiancherà nei prossimi mesi anche quello di Cromodanza®, un marchio che ho registrato 13 anni fa, che ha un suo spazio all’interno di questo sito.

Danzare è un’esperienza gioiosa per riconnettersi alla Terra e creare armonia tra corpo, cuore, anima e mente, per permettere alla grazia di permeare i nostri movimenti. I movimenti che propongo, con un’attenzione infinita al corpo, permettono un viaggio rilassante nel corpo femminile: le donne diventano protagoniste attive della propria vita, grazie alla  compagnia di altre donne, al movimento, al colore e al ritmico pulsare del tamburo.

Tutti i corsi che propongo si articolano in riscaldamento, esercizi di radicamento, respirazione e consapevolezza corporea, proseguono con la tecnica base di danza orientale, cui fanno seguito , cui fanno seguito composizioni di sequenze coreografiche e improvvisazioni che stimolano la creatività della danzatrice, finiscono con il rilassamento per permettere al corpo di ascoltarsi e ri-membrarsi.

Nel mio lavoro attingo da sempre alla danza  mediorientale (Raqs Sharki) che  ha origini antichissime e credo risalga ai culti religiosi propiziatori di fertilità  legati alla Terra e alla ciclicità Lunare. Serviva per chiedere abbondanza nei raccolti e per preparare le donne al parto, sciogliendo il bacino e il “ventre”, nome con cui è spesso conosciuta questa danza, cullando quindi le nuove vite fin dall’ utero.

Gli stili della danza mediorientale al momento sono tantissimi e durante i miei corsi avvicino le donne  a tre stili della danza Egiziana: Baladi, Sha’abi e Sharki. Lo stile Baladi Egiziano , che pur essendo uno stile di origine popolare (Baladi significa di paese) è più strutturato dello Sha’abi (più folkloristico) e permette una raffinatezza e una bellezza tali che lo rendono pari in eleganza allo stile Sharki classico , che si danza spesso sulle punte e con grande aeriosità nella parte superiore del corpo.
Il Baladi è morbido e fluido, ma nello stesso tempo è molto potente perché presuppone un grande radicamento : la danzatrice pare quindi ancorata al terreno, mantiene un centro molto libero e la parte superiore del corpo fluida, tesa però verso l’alto e questo le conferisce un’eleganza statuaria.

Lo Sha’abi è meno strutturato e più  rilassato, senza orpelli e fronzoli, molto “verace”.  La mia danza Gipsy deriva sicuramente da questo stile: semplice ma particolarmente “onesta”. Lo Sharki è evidente in tutte le coreografie con velo e ventagli ma anche quelle in cui le braccia la fanno da protagoniste assolute, diventando ali.

Il mio lavoro fondamentale poi consiste nel trasformare questi 3 stili perché diventino forieri di ” contenuti” . Al di là della forma mi interessa raccontare una storia che dia emozioni alle danzatrici  e a chi guarda, al di là del plauso per l’esecuzione tecnica.