Il delfino- olio su tela - Francesca Lilith Miceli

Hanno grande successo coloro che hanno sempre una risposta per tutto, e soprattutto, quelli che fanno i predicatori, perché purtroppo la gente non può fare a meno di demandare a qualcun altro le proprie scelte, la propria vita: le responsabilità sono molte meno, così si può dare la colpa a tutti gli altri se le cose non vanno.

Quando  qualcuno cerca di svegliarli e farli pensare con la loro testa lo guardano con tanto di occhi,  preferiscono chi li imbottisce di frasi fatte oppure chi gli fa provare esperienze catarchiche, ridontanti e stronanti, che poi non portano ad altro che a grande confusione…..ma così siamo, che ci vuoi fare.

 Non immagini che magari se tu, veramente tu, ti metti a parlare con qualcuno, anzicchè di far parlare il tuo ruolo, il tuo orgoglio, il tuo cavolo di personalità pubblica, politica, ergonomica, letteralmente ti caghi sotto dall’emozione. Se cerchi di entrare in contatto con chi hai di fronte veramente, al di là del viso, del corpo, delle tue proiezioni, delle sue rigidità ,delle paure di entrambi, ci sono momenti di grande bellezza e gioia profonda semplicemente nel parlare con qualcuno, nel prendersi la briga di trovare il tempo per parlare con qualcuno.

 

E il blu è comunicazione, ha sede nella gola, la gola quello stretto canale che vede i nostri primi respiri e i nostri ultimi rantoli.

Il respiro è blu, come la pace dell’anima acquietata, che non cerca e non fugge, ma ha fede e fiducia nel mondo, nonostante le mille tempeste del mondo.  Il blu circonda il corpo e crea un uovo che permette all’anima di essere nel mondo ma non del mondo.

Siamo fatti della stessa sostanza delle stelle e come stelle danziamo nel nostro piccolo mondo che non differisce affatto da quello che immaginiamo là fuori.